Cos'è e quando iniziare lo “svezzamento”? E' la domanda più frequente che papà, ma soprattutto mamme rivolgono ai pediatri. Partiamo dai fondamentali e, quindi, dalla definzione. Per svezzamento si intende il passaggio da un’alimentazione esclusivamente liquida, a base di latte materno o formulato, a un’alimentazione mista, con apporto di cibi solidi o semisolidi.
In ambito scientifico, si preferisce parlare di “Alimentazione Complementare” (AC), definizione che evidenzia come il cibo solido vada ad aggiungersi (e non a sostituirsi) al latte, materno o formulato, che resta ancora per mesi l’alimento principale.
Quando e come iniziare lo svezzamento?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda la prosecuzione dell’allattamento esclusivo al seno fino ai 6 mesi circa, età attorno alla quale i bambini vengono solitamente svezzati. Va però ricordato che l’OMS non indica una età precisa e puntuale, perché i fattori che determinano il momento idoneo per lo svezzamento sono legati al livello di sviluppo di ogni singolo bambino, e quindi, variabili da soggetto a soggetto. Ciò avviene per qualunque tappa evolutiva: iniziare ad afferrare gli oggetti, a camminare, a parlare, ecc.
Ci sono schemi per lo svezzamento?
Partiamo da una considerazione generale: ogni individuo è Unico. Dimenticate, quindim schemi, calendari e tabelle di svezzamento.
Ma allora come iniziare lo svezzamento? Dipende sempre dal “tempo”. L’età di cui abbiamo parlato è quella dei 6-7 mesi, in cui i bambini sono molto attivi, dormono meno di giorno e inevitabilmente capita che siano svegli durante i pasti della famiglia.
Normalmente, facendo sedere il bambino con voi a tavola, noterete un sempre maggior interesse da parte sua per ciò che fate mentre mangiate. Questo comportamento non è mirato, come erroneamente si pensa, a mangiare il cibo dei grandi (il piccolo non ha cognizione di ciò che ha davanti) ma piuttosto all’imitazione di ciò che fanno i propri genitori, al ripetere le loro azioni. Ed ecco che a un certo punto, durante il pranzo o la cena, il bambino si agiterà e tenderà le mani, come a dire che vuole assolutamente partecipare a ciò che sta accadendo sulla tavola. È il momento di accontentarlo, di prendere con la vostra posata qualcosa di solido.